Per un Expo che accolga tutte e tutti

Chiediamo al BIE di adottare la carta che valorizzi la diversità e le pari opportunità all'interno delle esposizioni internazionali

Aggiornamento – 28 novembre 2023: oggi, è stata confermata la scelta di Riad, in Arabia Saudita, come sede dell'Expo 2030. Nonostante le forti preoccupazioni espresse da numerose associazioni umanitarie riguardo le violazioni dei diritti umani in Arabia Saudita, inclusa la pena di morte per le persone omosessuali, Riad ha ottenuto il maggior numero di voti dai membri del Bureau International des Expositions (BIE). Alla luce di questa pericolosa decisione, è più importante che mai chiedere che le future edizioni dell'EXPO si svolgano in nazioni che riflettano i valori di inclusione, diversità e sicurezza della comunità LGBT+.

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In occasione della cerimonia conclusiva di EXPO  MILANO 2015 è stata presentata “LA CARTA DELLA DIVERSITA’ E PER LE PARI OPPORTUNITÀ NELLE ESPOSIZIONI CHE ACCOLGONO TUTTI”. Il documento, sintesi di un lavoro di elaborazione compiuto da associazioni espressioni della società civile e dall’amministrazione dell’esposizione universale, chiedeva esplicitamente al BIE (Bureau International des Expositions, l'organizzazione intergovernativa che gestisce gli Expo, contrazione di Esposizione Universale)  di adottare  la carta al fine di “contribuire alla lotta contro ogni tipo di discriminazione nelle future Esposizioni - genere, età, disabilità, origine etnica, religione, orientamento sessuale, identità e qualsiasi altra - e sostenere le iniziative volte a valorizzare la diversità promossa dall’Organizzatore”. Purtroppo ancora adesso fra i criteri di valutazione di una candidatura non è prevista la presenza d'iniziative o linee guida esplicitamente finalizzate a prevenire discriminazioni sia nei confronti del personale che di visitatori e visitatrici. Sta alla sensibilità dei singoli organizzatori garantire all’interno dell’EXPO uno spazio effettivamente inclusivo di ogni forma di diversità. A pochi giorni dall’inizio dell’EXPO a DUBAI, è fondamentale sollecitare sia il BIE che gli Stati Membri ad aderire ai principi della carta sottoscritta a Milano al fine di 

- definire e attuare linee guida che, a partire dai vertici, coinvolgano tutti i livelli dell'organizzazione nel rispetto del principio di pari dignità e trattamento equo sul posto di lavoro;

- promuovere la valutazione, nel Dossier di Candidatura presentato dal governo dello Stato interessato all'organizzazione di Expo, delle iniziative contro ogni forma di discriminazione;

- chiedere agli organizzatori di Expo di riferire regolarmente al Comitato Esecutivo del BIE i progressi nella preparazione di un’Esposizione con un focus specifico sulla valorizzazione della diversità delle persone; 

- sostenere gli organizzatori di Expo nel presentare un Regolamento Speciale dell’Evento riguardante sia l'inclusione dei lavoratori sia l'accoglienza dei visitatori di solito non pienamente inclusi nella società;

- chiedere al Comitato di Comunicazione e Informazione del BIE di valutare le iniziative di organizzatori dell'Expo e Partecipanti volte all’educazione e sensibilizzazione su questo argomento;

- monitorare periodicamente all'Assemblea generale l'andamento delle azioni intraprese dagli organizzatori di Expo e dai Partecipanti per promuovere le pari opportunità e valutare l'impatto delle buone pratiche;

- valutare, tra i premi del BIE, le iniziative adottate dai Partecipanti Ufficiali a promozione della diversità e dell'inclusione.

Questa campagna è promossa da Agedo, Arcigay, Certi Diritti e A.C. immaginARTE.

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Il Segretario Generale del BIE Dimitri S. Kerkentzes e il Presidente dell'Assemblea Generale del BIE Jai-chul Choi:

Gli expo universali sono stati una fondamentale occasione di confronto e di scambio finalizzata a uno sviluppo economico e scientifico ispirato al principio di una pacifica collaborazione fra Stati. Oggi diviene prioritario introdurre fra le finalità, gli obiettivi e i valori delle future edizioni dell’EXPO anche la cultura dell’inclusione e del rispetto delle diversità. Il progresso tecnologico ed economico non possono prescindere dal progresso sociale. Per degli expo realmente universali è necessario che il BIE e i governi che ne fanno parte adottino la carta di Milano sulla diversità.


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