Una scuola in Brasile ha cercato di impedire a due madri lesbiche di partecipare alla Festa della Mamma. Firma la petizione affinché la Procura consideri la denuncia presentata e nessuna famiglia venga più discriminata!
Nel maggio di quest'anno, Mariana e Larissa, madri di Marina di soli 4 anni, si stavano preparando a festeggiare la Festa della Mamma quando sono state discriminate dalla scuola in cui studia la figlia.
La scuola paritaria «Asas de Papel», nel nord-est del Brasile, ha cercato di impedire alle madri di partecipare insieme a un evento per la festa della mamma. In un messaggio WhatsApp, il team pedagogico della scuola ha detto che solo una delle due sarebbe stata accettata perché si trattava di un «ambiente educativo».
Ma non è finita qui: quando Mariana e Larissa hanno detto che erano entrambe mamme, che avrebbero partecipato insieme all'evento e che, se si fossero trovate di nuovo in imbarazzo, avrebbero presentato un reclamo, ha rivendicato il diritto istituzionale di essere «equa e meticolosa» e che non avrebbe mai messo a repentaglio «un momento così bello esponendo altre mamme a momenti spiacevoli».
Immagina: Mariana e Larissa – che hanno una famiglia riconosciuta non solo dal legame biologico e affettivo, ma anche legale – sono state imbarazzate, umiliate e violate in un ambiente che avrebbe dovuto essere accogliente e pedagogico. Questa è pura lesbofobia!
Più di 10 anni fa, la Corte Suprema ha equiparato le relazioni omosessuali alle unioni stabili tra uomo e donna, riconoscendo le unioni tra persone dello stesso sesso come una legittima formazione famigliare. Nessuna madre, nessun padre o qualsiasi altro membro di una famiglia LGBT+ dovrebbe patire il dolore di vedersi negare la doppia geitorialità!
Di fronte a tanta violenza, è il sostegno di migliaia di persone a tenere salda la famiglia nella sua lotta. Possiamo contare anche su di te? Raccogliamo migliaia di firme per sostenere la denuncia formale alla Procura della Repubblica.
È ora di fare pressione affinché la legge venga rispettata: vogliamo giustizia! Firma ora!
Questa campagna è portata avanti da Larissa e Mariana con il sostegno di All Out.