Admiral T ha guadagnato diritti d'autore per 20 anni grazie a una canzone omofoba. Chiedi a Universal Music di ritirare il brano incriminato.
Aggiornamento – 1 novembre 2025: la nostra pressione sta funzionando, Gwadada non è più disponibile su Spotify, Apple Music, Amazon Music o sui canali YouTube ufficiali. Questo è un traguardo enorme e dimostra che l'azione collettiva può cambiare il panorama musicale. Ora abbiamo l'opportunità di spingerci oltre. Sollecitando Universal Music Group a confermare la rimozione della canzone dal suo catalogo – e a prendere posizione contro tutti i contenuti omofobi – possiamo contribuire a costruire un'industria che celebri il rispetto, l'inclusione e la diversità.
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La musica ha il potere di superare i confini, unire le culture e celebrare la diversità umana. Tuttavia, quando trasmette odio e intolleranza, il suo impatto può essere profondamente dannoso.
Admiral T, un noto artista dancehall, ha costruito la sua reputazione grazie a una serie di canzoni apertamente omofobe (Batty Boy Dead Now; 2001), (Makomè; 2001), (Brilé yo; 2001), (Bun pédophile; 2004), prima di generare introiti negli ultimi 20 anni grazie a una delle canzoni che lo ha catapultato alla ribalta della scena musicale delle Indie Occidentali, Gwadada (2002).
In questa canzone, gli omosessuali vengono presentati come una delle tante piaghe della Guadalupa, al pari dei morti per incidenti stradali, della disoccupazione e delle rapine a mano armata ai danni dei turisti.
Eppure questa canzone è ancora presente nel catalogo di Universal Music Group, attraverso l'etichetta AZ, che ha pubblicato il secondo album Mozaïk Kréyòl, con Gwadada, nel settembre 2004.
Chiediamo quindi a Universal Music Group di prendere posizione contro l'omofobia rimuovendo questa canzone dal suo catalogo, insieme ad altre che potrebbero essere incriminate.
Così facendo, Universal Music Group affermerebbe il proprio impegno nei confronti dei valori di rispetto, inclusione e diversità, inviando un chiaro segnale che l'omofobia non trova posto nell'industria musicale. Siamo a un punto di svolta: la scelta di promuovere l'amore e l'accettazione o di perpetuare l'odio e l'intolleranza è nelle nostre mani.
Unisciti a noi in questo urgente appello al cambiamento firmando questa petizione.