SOSTIENI LE PERSONE TRANSGENDER IN RUSSIA E I LORO CARI

La proposta di modificare il diritto di famiglia in Russia vieta i matrimoni transgender e discrimina tutte le persone LGBT+.

Aggiornamento – 17 novembre 2020: buone notizie: con sollievo delle persone LGBT+ russe e, in particolare, di quelle trans, la proposta di legge è stata ritirata! Continueremo a lavorare con i nostri partner per aiutare a proteggere le persone LGBT+ in Russia.

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Aggiornamento - 21 ottobre 2020: il governo russo ha respinto gli emendamenti al Codice della famiglia, ma il disegno di legge potrebbe ancora essere adottato dalla Duma. Manteniamo alta la pressione per evitare che ciò accada.

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Il 14 luglio 2020 un gruppo di senatori russi ha presentato una proposta di legge “che mira a rinsaldare l'istituzione familiare”. La giustificazione data è di dover adeguare l’attuale diritto di famiglia alla nuova Costituzione russa, che ora definisce il matrimonio come un’unione tra un uomo e una donna, e di dover rispondere alla domanda generalizzata della società russa di tutelare i valori familiari.

La proposta vieta quindi il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ma non si limita a questo: per impedire alle persone transgender di contrarre matrimonio dopo aver cambiato genere, i senatori suggeriscono di modificare l’attuale procedura di riconoscimento giuridico del genere. Secondo loro, infatti, il “sesso” può essere solo quello "assegnato alla nascita”, quindi il disegno di legge implica che le persone trans non potranno più cambiare il loro nome e genere legale sul certificato di nascita.

Il testo non specifica se si potranno o meno modificare altri documenti né il futuro dei matrimoni già contratti. Quel che è certo è che avrà anche un effetto retroattivo obbligando le persone trans, che hanno già modificato i loro documenti, a cambiare nuovamente il loro certificato di nascita.

Questa proposta di legge è discriminatoria e viola i diritti delle persone LGBT+ e dei loro cari. La legge contro la cosiddetta "propaganda omosessuale" del 2013 ha reso di fatto impossibile organizzare riunioni pubbliche allo scopo di difendere i diritti LGBT+ o di informare gli adolescenti LGBT+. Ora il governo progetta di dichiarare le persone transgender cittadine e cittadini di serie B, impedendo loro di godere dei diritti più basilari.

In Russia, ONG LGBT+, attivisti e alcuni personaggi pubblici hanno già condannato la proposta di legge.

Fai sentire anche la tua voce contro questa proposta.

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On. Volodin, Presidente della Duma di Stato della Federazione Russa:

Le persone LGBT+ in Russia sono già soggette a discriminazione, odio e violenza. L’adozione della nuova proposta di modifica del diritto di famiglia aumenterà ancora l'ostilità contro di loro. Se questo progetto sarà adottato, lo Stato equiparerà le persone transgender a cittadini di serie B, contraddicendo l'articolo 19 della Costituzione.

La esortiamo dunque a respingere questa proposta di legge e sostenere una norma contro le discriminazione, incluse quelle basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.


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