Esorta il Sudafrica a condannare le leggi anti-LGBTQI+ in Africa
Il silenzio del governo sudafricano di fronte all'escalation di violenze e delle legi anti-LGBTQI+ nei paesi africani contraddice il suo impegno per i diritti umani.
Il Sudafrica ha un dovere nei confronti del suo passato e del suo futuro che lo obbliga ad abbracciare i diritti umani e la dignità di tutti i popoli africani. Finché il Sudafrica ignorerà la condizione e l'oppressione delle comunità LGBTQI+ nel resto del continente, sarà quasi complice dell'attuale ondata genocidaria di abusi dei diritti umani in Africa.
Il Sudafrica è rimasto in silenzio dopo che l'Uganda ha approvato la «legge contro l'omosessualità» nel 2023. E ora, con l'approvazione da parte del Parlamento del Ghana della «Legge sui diritti umani sessuali e sui valori della famiglia», il Sudafrica continua a rimanere in silenzio. Questo si ripercuote su altri Paesi del continente, motivati dall'invito del Presidente Museveni ai Paesi africani a fare da apripista per «salvare il mondo dall'omosessualità»: Tanzania e Kenya stanno valutando nuove leggi anti-LGBTQI+ più severe.
L'impatto di questa inazione è profondo. Le persone LGBTQI+ africane stanno affrontando violenze, discriminazioni e sono a rischio di genocidio, senza poter ricorrere a protezione o asilo. La leadership del Sudafrica è fondamentale per denunciare questi abusi e sostenere la depenalizzazione e i diritti umani in tutto il continente.
La tua firma è un invito al Sudafrica a rispettare i suoi obblighi in materia di diritti umani condannando le leggi anti-LGBTQI+ e guidando gli sforzi per proteggere e sostenere tutte le persone LGBTQI+ in Africa.
Leggi qui la lettera aperta della Coalizione Africana per i Diritti Umani (in inglese).