Un Generale dell'esercito italiano ha scritto un libro con idee antidemocratiche, razziste e omofobe. Questo comportamento è inaccettabile per un rappresentante delle Forze Armate. Chiediamo le sue dimissioni immediate
Aggiornamento – 28 febbraio 2024: Il Generale Roberto Vannacci è stato sospeso per 11 mesi, con riduzione di anzianità e dimezzamento dello stipendio, a seguito delle controversie sollevate dal suo libro "Il mondo al contrario". Questa decisione, presa dal Ministro della Difesa Guido Crosetto, punta a sottolineare la grave mancanza di responsabilità e il danno alla neutralità delle Forze Armate causati dalle sue affermazioni. Un ricorso al TAR Lazio contro la sospensione, è già stato annunciato dai difensori del Generale. Continuiamo a lottare contro la diffusione di idee razziste e omofobe. Firma ora per mostrare il tuo sostegno e insistere per un ambiente militare basato sul rispetto e l'uguaglianza.
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Aggiornamento – 04 dicembre 2023: oggi, il Generale Roberto Vannacci è stato nominato a Capo di Stato Maggiore del Comando delle Forze operative terrestri, nonostante l’avvio di un'inchiesta disciplinare a seguito delle polemiche causate dal suo libro. Occorre continuare a far sentire la propria voce contro la diffusione di idee antidemocratiche, razziste e omofobe da parte di alti rappresentanti delle Forze Armate.
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Aggiornamento – 18 agosto 2023: oggi, è stato annunciato che il Generale Vannacci sarà trasferito al Comando delle Forze operative terrestri. Tuttavia, la sua presenza ai vertici dell’Esercito continua a recare discredito alle Forze Armate. Inoltre, tante persone che lavorano in divisa si sentono offese e minacciate nel loro benessere lavorativo perché non tutelate a sufficienza. Occorre quindi continuare a fare pressione finché gli esiti del provvedimento non saranno resi noti e il Generale non sarà completamente dimesso dai suoi compiti e dal servizio del Paese.
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È grave e allarmante che un generale dell’esercito in carica pubblichi un saggio politico, tanto più intriso di idee antidemocratiche, razziste e omofobe, in palese contrasto con la Costituzione. Questo non rappresenta solo un grave segnale per il nostro Paese, ma mette anche in discussione l'integrità delle Forze Armate italiane.
Il libro contiene affermazioni come «cari gay, non siete normali. Fatevene una ragione», «la normalità è l’eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame delle lobby gay internazionali» e offende profondamente l'intera comunità LGBT+.
Le parole del generale Vannacci sono tanto gravi quanto preoccupanti sul clima che si respira in Italia e di come certi personaggi si sentano liberi e politicamente tutelati nel poter esprimere certe farneticazioni.
Chiediamo le dimissioni immediate del Generale Vannacci che non può e non deve rappresentare le Forze Armate italiane. La sua posizione e le sue idee sono incompatibili con i valori e i principi della Repubblica italiana.
Firma questa petizione per proteggere i valori fondamentali della nostra Repubblica e garantire che chi rappresenta le Forze Armate rispetti questi principi.
Questa campagna è condotta dall'Associazione Radicale Certi Diritti in collaborazione con Keshet Italia – Gruppo Ebraico lgbtqai+ e Polis Aperta.