Il divieto del Pride in Ungheria è una violazione della legge dell'Unione Europea. Sollecita l'UE a intervenire e a proteggere le libertà fondamentali!
Aggiornamento – 5 giugno 2025: un duro colpo alla repressione anti-LGBT+ in Ungheria: l’Avvocata Generale della Corte di Giustizia dell’UE ha dichiarato che la legge del 2021 sulla “protezione dei minori” viola il diritto dell’Unione su più fronti. Questa legge, usata per giustificare i divieti del Pride e censurare le voci LGBT+, è stata condannata per diffondere stigma e pregiudizi con la scusa di proteggere i bambini. Sebbene non vincolante, la Corte segue spesso questo tipo di pareri. In attesa della sentenza finale, la Commissione Europea ha il potere – e la responsabilità – di intervenire subito. Firma la petizione per chiedere un’azione immediata.
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Aggiornamento – 3 giugno 2025: la polizia di Budapest ha appena vietato una seconda Marcia dell’Uguaglianza LGBT+, prevista per il 28 giugno – anniversario dei 30 anni del Pride di Budapest. Il motivo? “Prove” dell’estrema destra composte da foto di eventi passati. Non è questione di sicurezza – è un tentativo di soffocare la gioia e la protesta queer. Chiedi alla Commissione Europea di agire ora.
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Aggiornamento – 30 maggio 2025: la Corte Suprema ungherese ha annullato il divieto alla marcia del 1° giugno, giudicandolo infondato. Tuttavia, la polizia ha avvisato gli organizzatori solo la mattina stessa – di fatto cancellando l’evento. Ora, gli stessi gruppi hanno chiesto di marciare il 28 giugno, ma anche questa richiesta è stata respinta. Le scuse stanno finendo. Chiedi alla Commissione di difendere il diritto a protestare.
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Aggiornamento – 26 maggio 2025: solo nove giorni dopo aver scortato senza problemi una manifestazione LGBT+, la polizia ha vietato un’altra marcia, quasi identica, prevista per il 1° giugno. Il motivo? Assomigliava a eventi del Pride precedenti. È un segnale chiaro: le autorità stanno usando leggi vaghe e pressioni politiche per reprimere ogni manifestazione pubblica di solidarietà LGBT+. Firma la petizione e chiedi l’intervento della Commissione.
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Aggiornamento – 14 maggio 2025: la repressione dei diritti LGBT+ in Ungheria sta peggiorando. Il governo ungherese sta accelerando l'adozione di una nuova legge che mette direttamente nel mirino le organizzazioni LGBT+. Secondo questo disegno di legge, le autorità possono mettere al bando qualsiasi gruppo che riceva sostegno dall'estero – anche dall'UE – etichettandoli come una «minaccia alla sovranità». Per le organizzazioni che lavorano per garantire la sicurezza delle persone LGBT+, ciò significa che finanziamenti cruciali potrebbero scomparire da un giorno all'altro. La dirigenza rischia indagini incessanti e multe devastanti. Continuiamo a mantenere alta la pressione per aiutare a proteggere il Pride, la libertà e il diritto di esistere senza paura.
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Il governo ungherese ha lanciato l'attacco più aggressivo di sempre contro i diritti LGBTQ+.
A marzo, il Parlamento ungherese ha approvato rapidamente una nuova legge che vieta le marce del Pride e criminalizza le manifestazioni pacifiche. Già il giorno successivo, il Presidente l'ha firmata, trasformandola in legge. La legislazione estende l'ambito della nota legge ungherese del 2021 contro la cosiddetta "propaganda LGBT+", già al vaglio della Corte di Giustizia Europea.
Ora, chiunque osi scendere in strada rischia intimidazioni da parte della polizia, multe esorbitanti e una sorveglianza invadente tramite riconoscimento facciale – una grave violazione della privacy e della dignità, che contrasta direttamente con la legge sull’Intelligenza Artificiale dell’UE, che vieta tale sorveglianza di massa negli spazi pubblici.
Questo giro di vite arriva in un momento altamente simbolico: il Budapest Pride celebrerà il suo 30° anniversario il prossimo 28 giugno. Tuttavia, se la Commissione Europea non interviene entro il 27 maggio – termine per la registrazione della manifestazione – i partecipanti pacifici alla marcia rischiano multe fino a 500 EUR. Inoltre, se il Pride non viene registrato in tempo, gruppi di estrema destra filo-governativi potrebbero registrare false proteste per impedire l’accesso agli spazi pubblici durante il Pride.
Per gli organizzatori, le conseguenze sono ancora più severe. A meno che la Commissione Europea non agisca, gli organizzatori si troveranno di fronte a procedimenti penali e a pene detentive fino a un anno.
Questa legge non protegge i bambini. Protegge il potere.
Mentre l'Ungheria affronta sfide reali – come una crisi del benessere infantile, carenze sanitarie e un sistema educativo in rovina – il governo ha scelto di fare delle persone LGBTQ+ un capro espiatorio e di soffocare la società civile. Queste azioni rispecchiano le tattiche oppressive della Russia, dove il dissenso è criminalizzato e le vite LGBTQ+ vengono cancellate. Per la prima volta nella storia dell’UE, stiamo assistendo a un paese che criminalizza il diritto dei cittadini a riunirsi pacificamente, a essere visti e ascoltati.
Un governo dell'UE che vieta le marce del Pride è un attacco inconcepibile ai valori stessi di libertà, uguaglianza e dignità umana che l'Unione Europea è stata creata per proteggere.
Firmando questa petizione, difenderai il diritto di marciare, di radunarsi, di esprimersi. Stai dicendo all'UE forte e chiaro: il Pride non è un crimine, la protesta pacifica non è propaganda, la visibilità non è violenza.
La Commissione Europea è la custode dei Trattati dell'UE. La Commissione deve dimostrare che protegge il diritto di assemblea pacifica tanto quanto altri diritti fondamentali.
✊ Firma ora per fermare questo assalto ai diritti LGBTQ+ e alla libertà di manifestare. Non lasciare che Orbán demolisca la democrazia. Unisciti a noi. Unisciti al Budapest Pride.