Turchia: ponete fine alla deportazione forzata dei rifugiati

I rifugiati siriani LGBT+ in Turchia rischiano la deportazione forzata in Siria, mettendo a repentaglio le loro vite. Firma per chiedere la fine di queste violazioni dei diritti umani!

In spregio al diritto internazionale, la Turchia sta deportando con la forza i rifugiati siriani LGBT+ in Siria, dove rischiano gravi persecuzioni e la morte. L'articolo 33 della Convenzione di Ginevra sui rifugiati, di cui la Turchia è firmataria, proibisce esplicitamente l'espulsione dei rifugiati verso territori in cui le loro vite o libertà potrebbero essere minacciate. Nonostante ciò, le autorità turche hanno costretto i deportati a firmare documenti di “rimpatrio volontario”, una chiara violazione della Convenzione contro la tortura.

L'impatto di queste deportazioni sulla comunità LGBT+ è devastante. Le persone che hanno cercato rifugio dai pericoli della loro patria devastata dalla guerra sono ora spinte a tornare in ambienti in cui sono apertamente prese di mira per il loro orientamento sessuale e la loro identità di genere. Il rischio di torture, imprigionamenti ed esecuzioni è allarmante, soprattutto nelle aree controllate da fazioni estremiste.

Guardian of Equality Movement (GEM) ha pubblicato un rapporto che include testimonianze di rifugiati siriani LGBT+ che sono stati espulsi con la forza dalla Turchia. Il 100% delle vittime ha subito torture durante il processo di deportazione. Le loro storie di abusi, coercizione e pericolo di vita in Siria sono strazianti e richiedono attenzione immediata. Non si tratta solo di statistiche, ma di persone reali la cui vita è nelle nostre mani.

La situazione è critica. Le deportazioni stanno avvenendo ora, e ogni giorno altre vite sono messe a rischio. Il governo turco ignora le gravi persecuzioni e le violenze che questi rifugiati dovranno affrontare al loro ritorno in Siria. È necessaria un'azione immediata per fermare questa ingiustizia.

Tutti meritano di vivere senza temere per la propria vita. Questa petizione è un appello alla solidarietà nei confronti dei rifugiati siriani LGBT+ che sono fuggiti dalla violenza solo per affrontarla di nuovo in Turchia. Se ci uniamo, possiamo fare una dichiarazione forte contro queste discriminazioni e sostenere i principi della dignità umana e della sicurezza.

A cura di: Guardian of Equality Movement (GEM)

Organizzazioni partner:
HuMENA per i diritti umani e l'impegno civico
LGBTinArabo
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All'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), al Ministero degli Interni della Repubblica di Turchia, alla Corte europea dei diritti dell'uomo e alla Commissione europea:

Noi sottoscritti chiediamo alla Repubblica di Turchia di fermare immediatamente la deportazione forzata dei rifugiati siriani LGBT+. Questa pratica è una grave violazione della Convenzione di Ginevra sui rifugiati e della Convenzione contro la tortura. Esortiamo il governo turco a rispettare il principio di non respingimento e a garantire la sicurezza e la dignità di tutti i rifugiati all'interno dei suoi confini. Chiediamo inoltre che l'UNHCR e la Corte europea dei diritti dell'uomo intervengano per proteggere i diritti di queste persone e che la Turchia sia ritenuta responsabile delle sue azioni.


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