Meta: stop all'odio contro le persone LGBT+!

Meta sta normalizzando i discorsi d’odio contro le persone LGBT+ su Facebook e Instagram. Firma la petizione per chiedere a Meta di annullare questi cambiamenti!

Meta ha aggiornato le sue politiche di moderazione dei contenuti, consentendo – a partire dagli Stati Uniti – di pubblicare sulle sue piattaforme, come Facebook e Instagram, discorsi che ritraggono le persone LGBT+ come malate di mente e promuovono stereotipi dannosi con la scusa di consentire un "discorso politico”. Questi cambiamenti minacciano la sicurezza e la dignità delle comunità LGBT+ in tutto il mondo.

La mossa di Meta copierà l'approccio di Elon Musk su X, con la sostituzione dei fact checker professionisti con le cosiddette «note della comunità». Si tratta di una mossa cinica, pensata per avvicinarsi alla nuova amministrazione Trump. Tutto questo ha più a che fare con i profitti di Meta.

La politica di Meta sul «Comportamento di incitamento all'odio», che riguarda le discussioni sul genere e l'orientamento sessuale, ora dice che permette «accuse di malattie menali o anormalità quando si basano sull'orientamento di genere o sessuale, nel caso di discorsi politici o religiosi su transgenderismo e omosessualità e uso comune non serio di parole quali "strano”».

In precedenza, tali commenti sarebbero stati soggetti a rimozione.

Normalizzando questi discorsi, Meta rischia di aumentare l'odio e la discriminazione nei confronti delle persone LGBT+. Questo cambiamento di politica avrà implicazioni globali, soprattutto nei Paesi in cui le protezioni contro l'odio sono deboli, esponendo i gruppi vulnerabili a ulteriori danni.

Dobbiamo agire ora per proteggere le persone LGBT+ dalle pericolose conseguenze delle politiche di Meta. Firma questa petizione per sollecitare la leadership di Meta a invertire questi cambiamenti dannosi e a sostenere la sua responsabilità di garantire spazi online sicuri e inclusivi per tutte e tutti. La tua firma farà pressione su Meta affinché dia priorità ai diritti umani piuttosto che alla demagogia.

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A Meta Platforms, Inc: Mark Zuckerberg, CEO, Joel Kaplan, responsabile degli affari internazionali:

Siamo profondamente preoccupati per le vostre recenti modifiche alle politiche di moderazione dei contenuti, che ora consentono una retorica dannosa che prende di mira le persone LGBT+ con la scusa di consentire “discorsi politici”. In particolare, il fatto di permettere accuse di malattia mentale basate sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere favorisce lo stigma e la discriminazione.

Queste politiche contraddicono l'impegno di Meta a costruire comunità inclusive. Questi discorsi contribuiscono a creare un ambiente ostile per le persone LGBT+ in tutto il mondo e rischiano di causare danni reali, soprattutto nelle regioni in cui le protezioni contro i discorsi d'odio sono deboli.

ùEsortiamo Meta a revocare immediatamente questi cambiamenti di policy. Rafforzate le tutele per le persone LGBT+ su tutte le vostre piattaforme ripristinando solide politiche di moderazione dei contenuti che vietino la retorica dannosa che ha come obiettivo l'orientamento sessuale e l'identità di genere. Assumetevi la responsabilità di promuovere spazi online sicuri e inclusivi per tutte e tutti.


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