L'UE intende ritirare la sua proposta di direttiva contro le discriminazioni. Firma per chiedere di ripensarci e di lavorare per la protezione dalle discriminazioni in tutti gli ambiti della vita.
Aggiornamento – 24 luglio 2025: buone notizie per l'uguaglianza in Europa! La Commissione Europea ha deciso di non ritirare la proposta di Direttiva sulle Pari opportunità, pochi giorni dopo che All Out e altre organizzazioni partner hanno consegnato oltre 33.000 firme alla presidente Ursula von der Leyen. Questo cambiamento significa che la proposta è di nuovo sul tavolo, riaprendo la strada a maggiori protezioni contro le discriminazioni per le persone LGBTI e tutte quelle a rischio di emarginazione nell'Unione europea.
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In un preoccupante passo indietro per l’uguaglianza, la Commissione europea sta valutando di ritirare la proposta di direttiva antidiscriminazione, una misura essenziale per garantire pari diritti in tutta l’UE. Questa direttiva rappresenta un impegno concreto per contrastare le discriminazioni in vari ambiti della vita pubblica, tra cui l’accesso all’assistenza sanitaria, all’istruzione, all’alloggio e alle prestazioni sociali. È particolarmente cruciale per proteggere da discriminazioni basate su religione o convinzioni personali, disabilità, età e orientamento sessuale, oltre a costituire una base per ampliare ulteriormente le tutele a tutti i gruppi a rischio di emarginazione.
Nel 2008, la Commissione ha proposto una direttiva al Consiglio per estendere le garanzie di parità di trattamento oltre il contesto lavorativo. Tuttavia, la proposta è rimasta bloccata per anni a causa dell’assenza di un accordo unanime tra gli Stati membri dell’UE: paesi come la Cechia, la Germania e l’Italia l’hanno ostacolata, fino a quando la Commissione ha annunciato l’intenzione di ritirarla definitivamente. Di conseguenza, milioni di persone continuano a essere esposte a discriminazioni sistemiche, creando una gerarchia delle protezioni in cui alcune forme di discriminazione vengono affrontate con maggiore urgenza rispetto ad altre.
Questa decisione arriva proprio mentre le forze di estrema destra stanno guadagnando terreno in tutta l’UE e oltre, rappresentando una minaccia seria per la democrazia, l’uguaglianza e i diritti umani. Invece di intervenire per proteggere i gruppi più vulnerabili – tra cui persone LGBTI+, anziani e giovani, persone con disabilità, minoranze religiose e chi subisce discriminazioni intersezionali, comprese le minoranze etniche – la Commissione europea ha scelto l’inazione, lanciando il pericoloso messaggio che l’uguaglianza può essere messa in discussione.
In un momento in cui le tutele dei diritti umani dovrebbero essere rafforzate, l’UE non può permettersi di arretrare. Firmando questa petizione, ti unirai all’appello ai leader europei affinché riaffermino il loro impegno per un’Unione dell’uguaglianza. Chiedi che respingano qualsiasi passo indietro nelle leggi antidiscriminazione e si impegnino a rafforzare le tutele per tutte e tutti.
Questa campagna è condotta da AGE Platform Europe, EL*C, ENAR, ERGO Network, IGLYO, ILGA-Europe, OII Europe e TGEU.