Per alcuni politici polacchi le persone LGBT+ sono "nemiche dello Stato". I Pride sono a rischio. Mostrati solidale firmando subito!
Aggiornamento – 24 aprile 2025: È ufficiale: l'ultima cosiddetta "zona libera da LGBT" in Polonia è stata abolita.
Dal 2019, quasi 100 comuni polacchi hanno approvato risoluzioni simboliche dichiarandosi "liberi da LGBT", alimentando così un clima di paura, discriminazione e violenza contro le persone LGBT+.
Ma gli attivisti in tutta la Polonia si sono ribellati – e non erano soli. Oltre 370.000 membri di All Out in tutto il mondo si sono schierati con loro: firmando petizioni, donando per pagare le spese legali e amplificando le voci di chi è stato più colpito.
Insieme a partner come Kampania Przeciw Homofobii (KPH), Lambda Warszawa e il progetto Atlas of Hate (l'Atlante dell'odio) – la cui mappa interattiva ha esposto queste zone e ha aiutato a scatenare l'indignazione globale – la comunità di All Out ha contribuito a portare alla luce la verità e a mantenere alta la pressione.
Dalla consegna delle firme alla Commissione Europea al proiettare messaggi di solidarietà sulla sua sede a Bruxelles, ci siamo assicurati che questa ingiustizia non potesse essere ignorata.
Ora, dopo anni di sforzi e una resistenza collettiva, possiamo dirlo: abbiamo vinto.
Questa vittoria appartiene alle coraggiose e ai coraggiosi militanti in Polonia e a coloro che hanno mostrato solidarietà.
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L'odio e la violenza contro le persone LGBT+ in Polonia stanno aumentando.
Nelle ultime settimane, circa 100 comuni della Polonia si sono auto-dichiarati "zona deLGBTizzata"; un quotidiano ha distribuito degli adesivi contenenti lo stesso provocatorio slogan e una bandiera arcobaleno cancellata con una croce; i partecipanti al Pride di Białystok sono stati aggrediti a sassate e bottigliate da "tifosi di calcio" nazionalisti e gruppi di destra.
La comunità LGBT+ polacca è determinata a combattere l'odio, ma ha bisogno del tuo aiuto. Mostra anche tu solidarietà chiedendo il sostegno dell'Unione Europea.
Questa campagna è condotta in collaborazione con Kampania Przeciw Homofobii - KPH (Campagna contro l'omofobia) e Lambda Warszawa.