Stop alle "terapie riparative" in Europa!

La Commissione europea deve agire contro le “terapie riparative” ed esortare gli Stati membri e dichiararle illegali.

Aggiornamento – 14 maggio 2024: un rapporto pubblicato oggi dall'Agenzia europea per i diritti fondamentali contiene alcune rivelazioni allarmanti. È scioccante che una persona su quattro dichiari di essere stata costretta a sottoporsi a pratiche di "conversione" per cambiare il proprio orientamento sessuale o la propria identità ed espressione di genere. Dopo le elezioni, la nuova Commissione europea deve vietare queste "terapie di conversione" in via prioritaria. Unitevi a noi nel chiedere all'UE di proteggere urgentemente i diritti delle persone LGBT+ e di porre fine a queste pratiche violente. Firma subito la petizione!

------------------------

Aggiornamento – 12 novembre 2020: la Commissione europea ha pubblicato la prima Strategia per l'uguaglianza delle persone LGBTIQ, impegnandosi a incoraggiare gli Stati membri a condividere le migliori pratiche esistenti per abolire le “terapie riparative”. È il momento di fare pressione affinché questo impegno si concretizzi il prima possibile.

------------------------

Le cosiddette “terapie riparative” cercano di modificare l’orientamento sessuale, l’identità e/o l’espressione di genere.

Queste pratiche non possono essere definite in altro modo che una tortura. I giovani LGBT+ sono particolarmente vulnerabili.

Alcune ricerche dimostrano che vengono praticate in oltre 69 Paesi in tutto il mondo, inclusi alcuni Stati membri dell’UE.

Il Parlamento europeo, le Nazioni Unite e tutte le principali organizzazioni di salute mentale e fisica hanno condannato queste pratiche. La scienza è chiara: le “terapie riparative” causano gravi sofferenze fisiche e psicologiche.

Attualmente, Belgio, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Malta, Portogallo e Spagna hanno vietato queste pratiche. Altri membri dell'UE, come Austria, Irlanda, Paesi Bassi e Polonia, intendono farlo nel prossimo futuro. Tuttavia, in alcuni Stati membri non è così, per cui la Commissione europea deve agire di conseguenza.

0persone hanno firmato
Obiettivo: 60.000

Commissario europeo per i Valori e la Trasparenza, Commissario europeo per l'Uguaglianza, Commissario europeo per la Salute e la Politica dei Consumatori

Le cosiddette “terapia riparative” sono diffusamente considerate dei trattamenti degradanti, crudeli e disumani che equivalgono chiaramente alla tortura.

Tenuto conto della competenza dell’UE in materia di salute pubblica, libertà, sicurezza e giustizia, la Commissione ha la responsabilità di agire su tale questione.

Ci appelliamo a voi affinché la Commissione europea presenti una proposta legislativa che stabilisca un divieto a livello europeo di qualsiasi forma di “terapia riparativa” o affinché assista in modo coordinato gli Stati membri in modo che possano fornire delle risposte legali concrete per vietare queste pratiche pericolose.


0persone hanno firmato
Obiettivo: 60.000